Sull’ammissibilità dell’in house aperto ai privati: Palazzo Spada esclude l’immediata …
Solo la partecipazione totalitaria delle amministrazioni pubbliche e la totale assenza di soggetti privati nella compagine societaria consentono di ravvisare nel soggetto affidatario la sottoposizione al cd. “controllo analogo”, che legittima l’attribuzione degli appalti della P.A. secondo i principi dell’in house providing.
Invero, il legislatore comunitario ha attribuito ai legislatori nazionali una sfera di discrezionalità nell’individuazione dei tempi per la trasposizione dei nuovi principi sanciti dalla direttiva 2014/24 UE, che, all’art. 12, par. 1, ammette, entro certi limiti, l’esistenza del controllo analogo ancorché il soggetto affidatario sia partecipato da privati.
Sicché, deve escludersi che i nuovi principi acquistino immediata efficacia nei singoli ordinamenti nazionali, fermo restando che gli stessi diventeranno immediatamente applicabili (ove suscettibili di utilizzazione immediata in ragione della loro sufficiente specificazione).