I requisiti dell’in house pluripartecipato alla luce della direttiva appalti 2014/24/UE
I requisiti individuati dalla giurisprudenza comunitaria e nazionale perché possa farsi luogo ad affidamento in house sono: la totale partecipazione pubblica (con divieto di cedibilità a privati), l’esclusività (destinazione prevalente dell’attività a favore dell’ente affidante) ed il controllo analogo (esercizio di influenza decisiva sugli indirizzi strategici e sulle decisioni significative del soggetto affidatario, tale da escludere la sostanziale terzietà dell'affidatario rispetto al soggetto affidante).
A proposito dell' in house pluripartecipato, le Amministrazioni pubbliche, in possesso di partecipazioni di minoranza, possono esercitare il controllo analogo in modo congiunto con le altre, a condizione che siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni: gli organi decisionali dell'organismo controllato siano composti da rappresentanti di tutti i soci pubblici partecipanti, ovvero siano formati tra soggetti che possono rappresentare più o tutti i soci pubblici partecipanti; i soci pubblici siano in grado di esercitare congiuntamente un'influenza determinante sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative dell'organismo controllato; l'organismo controllato non persegua interessi contrari a quelli di tutti i soci pubblici partecipanti.